lunedì 19 novembre 2012

Il bignè - Parte III

Bisogna ammetterlo: non tutte le ciambelle riescono col buco.
Almeno non al primo colpo.
E per quel che mi riguarda, nemmeno i bignè.

I bignè sono strani.
Sono bolle d'aria imprigionate nell'impasto.
E non serve una ricetta, ma quasi un incantesimo:
Il burro cremoso nell'acqua si sciolga
e a fuoco lento il bollore li colga.
la farina al setaccio veloci passiamo
e in un'unica volta al composto aggiungiamo.
Sul fuoco si tenga rimestando per bene,
e infine le uova, finchè conviene.

Evidentemente, era necessaria anche una notte di luna piena, o una qualche particolare congiuntura astrale, dal momento che sono riuscita a ottenere un risultato apprezzabile solo al mio terzo tentativo, quando, per paura che i fedifraghi bignè si sgonfiassero a tradimento per l'ennesima volta non appena mi fossi distratta, ho presidiato il forno sedendomi a gambe incrociate sul pavimento della cucina, col naso a due centrimetri dal vetro caldo, per tutti i quindici minuti della cottura, quasi che il mio sguardo un po' inquisitore e un po' materno, partecipasse a compiere il prodigio.


E poi, sempre per magia, bignè fu...




lunedì 12 novembre 2012

Panna cotta sanguinolenta con ematomi sottocutanei*

* nome partorito dalla fantasia incontrollata di una mente particolarmente vivace e col gusto dell'orrido (n.d.a)

Metti una sera a cena.
Metti gli amici.
Metti una neomamma eco-vegetariana e il suo agro-marito carnivoro, in visita alla Tana per la prima volta. 
Metti la quasi-veterinaria spumeggiante che ha appena staccato dal turno e il suo kung-fu-architetto rugbista.
Metti il piccolo G., che familirizza con Ragù e Mirtillo e loro che fanno amicizia con i suoi giocattoli.
Metti qualche stuzzichino e un risotto al Castelmagno, noci e miele.
Metti C. e qualche bottiglia di vino.

E poi mettici il dolce...


Ingredienti (per 6 stampini medi o 8 piccoli)


Per la panna cotta 
500 ml di panna liquida
8 g di colla di pesce
160 g zucchero a velo
1 vaschetta di lamponi
1 bacca di vaniglia

Per la guarnizione
1 vaschetta di lamponi
succo di mezzo limone
2 cucchiai di zucchero
biscottini assortiti




Cominciamo mettendo la colla di pesce a bagno in acqua fredda per una decina di minuti.
Nel frattempo, mettiamo la panna liquida insieme allo zucchero a velo e al bacello di vaniglia inciso per il senso della lunghezza in un pentolino e scaldiamo a fuoco basso. 
Portiamo la panna alla temperatura di 80/90° senza però portarla a ebollizione. Mescoliamo con una frusta per evitare che si formino grumi.
Quando la panna sarà a temperatura, togliamola dal fuoco, eliminiamo la bacca di vaniglia e filtriamola attraverso un colino.
Strizziamo la colla di pesce e uniamola alla panna, mescolando con cura per farla sciogliere completamente.
Laviamo e asciughiamo i lamponi e disponiamone due o tre sul fondo di ogni stampino.
Versiamo il composto riempiendo gli stampini fino a circa metà e mettiamoli a rassodare in freezer per una mezzora. Nel frattempo conserviamo la panna restante a temperatura ambiente, coprendola con una pellicola su cui avremo praticato un foro.
Trascorsa la mezzora, adagiamo altri due o tre lamponi e riempiamo completamente gli stampini col composto.
Lasciare in frigo per almeno altre 2/3 ore prima di sformare e servire.
Per sformare la panna cotta immergere lo stampino per 2/3 secondi in acqua molto calda, prima di capovolgerlo con gesto deciso su un piatto.

Per la guarnizione ho preparato una semplice salsa frullando i lamponi rimanenti con lo zucchero e il succo di limone con cui ho sporcato il fondo del piatto su cui ho disposto delle semplici lingue di gatto.


Un grazie di cuore a F. che, oltre ad avermi reso felice accettando il mio invito, ha avuto anche un pensiero dolcissimo (è il caso di dirlo), regalandomi dei bellissimi stampini per biscotti e cioccolatini, che arricchiscono il mio nascente armamentario e che sicuramente alimenteranno le mie pagine natalizie.

L'ultimo pensiero di stasera va a V., che dovrà affrontare una prova molto dura, con l'augurio di giorni più dolci...