Personaggi e interpreti

Scilla, come questo nome sia arrivato fino a me, è ancora un mistero.

Qualcuno crede in cinematografiche influenze, altri, i più, sostengono la sua origine marinaresca: il mio genitore passò in marina gli allora 24 mesi di naia. Purtroppo, non furono omerici racconti in notti stellate a ispirare mio Padre, bensì, ahimè, un'altrettanto mitica figlia dell'Ammiraglio già portatrice del Nome.

Sono nata nella torrida estate del 1981, e con buona pace della Mamma, i miei 4,250 kg e l'orario della mia nascita (h. 13.00 in punto) hanno subito lasciato presagire la futura passione per tutto ciò che nutre: il buon cibo per il corpo, le buone lettere per l'anima.

Omen nomen, dicono gli antichi, e sarà questo nome, sarà (più probabilmente) il mio innato  masochismo, decido di dedicarmi agli studi classici, acchiappando la tanto agognata maturità classica nel 2000.
Dopo una "sbandata" per la Fisica, nel 2002 mi iscrivo a Lettere Moderne, e finalmente, mi laureo nel 2006, con una tesi sul "Mito dell'America nella letteratura italiana degli anni Venti".

Da allora lavoro come editor presso una piccola casa editrice, occupandomi di innumerevoli e svariate cose, e soprattutto, senza riuscire ad accantonare mai del tutto l'idea di diventare un giorno Jo March o, in alternativa, il nuovo Boss delle Torte.

Il cerchio si chiude poche settimane fa, quando la tendenza a pensare in grande ereditata da geni paterni, mi spinge ad accantonare l'idea di iscrivermi a un corso amatoriale di pasticceria in 8 lezioni, in favore di un corso serale professionalizzante della durata di 5 mesi, che comincerà a febbraio 2013.

Mi sono cacciata nell'ennesimo pasticcio e "Creme Tempestose" vuole essere il diario semiserio di questa Scilleide moderna, dove i gorghi sono di cioccolata e le bufere di zucchero a velo.

Milano, 15 ottobre 2012












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